venerdì 23 dicembre 2011

Il sogno

Stanotte, per la prima volta, è toccato a me sognare il piccolo R.

"Eravamo in una grande sala. Spaziosa. Il pavimento era simil marmo. Le mattonelle erano giallo ocra chiaro con tanti puntini più scuri. Le pareti mi pare fossero gialle o un colore tendente al verde. Le porte marroni. 
Entra da una porta il mio titolare con in mano tre giochi: un triciclo a due ruote ma senza pedali in legno chiaro, un monopattino sempre in legno chiaro e un orsacchiotto di peluches begiolino chiaro.
Gli vado incontro e lo ringrazio e successivamente mi dirigo verso R.
Era tanto piccolo fisicamente, forse più piccolo dell'età che ha.
L'ho messo seduto sul triciclo a due ruote che vagamente ricordava un monopattino.
Ma lui non riusciva a muoversi. Rimaneva fermo e non riusciva a spingere con le gambe. Gli era venuto il broncio. Non era felice. 
Ho preso così il monopattino.
La base d'appoggio per il piede era molto larga. L'ho fatto sedere e l'ho spinto per tutta la sala. Ho preso poi l'orsacchiotto di peluches e gliel'ho messo dietro la schiena con le zampe che gli circondavano la pancia. Lui a quel punto mi ha guardato e un sorriso ha preso il posto del broncio. Sono tornato a spingerlo per tutta la stanza e lui era felice". 
Poi mi sono svegliato.

Ieri sera sono stato al telefono un'ora con i miei zii.
Abbiamo parlato di molte cose, abbiamo ricordato un mio famoso tema che avevo scritto quando era più piccolo: "Le montagne sono verdi". Questo è quanto avevo scritto su un foglio di carta. Niente più.
Avevo rimosso questa cosa, ma quando la zia me l'ha detta, lentamente i ricordi sono riaffiorati. Ricordo ancora quello che è successo dopo... ahahahahahahahah
Sta di fatto che ieri sera la telefonata mi ha lasciato un unico pensiero: il nostro piccolo è la; sereno e felice perché lui non ha ricordi diversi da quello che ha vissuto fino ad ora. Per lui quella è la vita e la serenità.
Questo da un lato mi fa stare meno male e mi fa guardare avanti con fiducia. Domani quando lui sarà con noi sarà tutto ancora meglio. Sarà come aver vinto la lotteria per lui e tutto questo perché finalmente vivrà le emozioni che un papà e una mamma possono fargli vivere. Vivrà la SUA vita.
Coraggio piccolo R. e coraggio Marcello e Silvia, ancora un piccolo sforzo e poi tutti e tre saremo sotto lo stesso tetto.
E ricordiamo sempre che: le montagne sono verdi!

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