domenica 29 settembre 2013

La prima settimana...


È passata la prima settimana. Sei davvero a casa con noi. È più di due settimane che viviamo insieme e la cosa che continuo a notare, la grande differenza che c'è tra me e te, è la tua naturalezza ad essere figlio e le mie difficoltà ad essere padre. Non so cosa ancora mi impedisca di lasciarmi andare. Forse ho ancora paura che ti possano portare via da me, o che quanto stiamo vivendo non sia vero. Non lo capisco.
Mi sveglio la notte dopo una serie di incubi. Continuo a fare gli stessi sogni: mi alzo e nel lettino non ci sei, corri e non riesco a raggiungerti. Così mi sveglio e allungo l'orecchia per sentire il tuo respiro nell'altra stanza, ma a volte sei così sereno che nemmeno lo sento e quindi mi alzo e vengo a vedere se davvero sei li, nella tua cameretta, nel tuo letto.
Sei entrato nella nostra vita come un ciclone. Eri calmo e pacato e ti sei improvvisamente trasformato. 
Piangi quano non vedi la mamma anche se va per un minuto in bagno e quando il papà o i nonni escono dalla porta di casa. Quante urla ieri sera quando hai dovuto salutare zia Sabri e zio Massimo perché dovevi andare a nanna. Noi non andiamo via. Nessuno andra mai via. Noi saremo con te, sempre. Ci vorrà ancora un po' di tempo perché tu lo capisca e anche quando lo capirai, il tempo non sarà ancora sufficiente per fartelo capire. Ma certamente tutto andrà bene. Sei un piccolo uomo che deve ritornare bambino e io un grande bambino che deve essere uomo.
Grazie Viktor e grazie Silvia per quello che mi insegnate.