sabato 23 luglio 2011

Tanti auguri R.

Oggi è il complemese di R.
Silvia mentre era a spasso gli ha comperato un regalo. Un paio di calzine antiscivolo rosse.
Uno spettacolo.
Il mio dito indice è più lungo del suo piede :)
Fortunatamente i giorni passano più in fretta di quanto pensavo.
Tanti auguri R.

giovedì 21 luglio 2011

La grande delusione

Giovedì 21 luglio.
9 giorni esatti dopo l'abbinamento e la foto riceviamo la notizia che dal Kyrgyzstan è arrivato un plico di documenti che riporta in poche parole, che il nostro viaggio è rimandato di un po'.
Il 15 di agosto infatti si dovrà riunire il consiglio kyrgyso per nominare i giudici che dovranno seguire la sentenza. Poi dovrà passare tot tempo e poi forse riusciremo a partire per il primo viaggio.
Poi ci sarà il secondo viaggio, per andare a prendere R.
Che botta!
Speravo che queste cose le decidessero prima di un abbinamento...
Ora con la foto in casa come si fa...?
Oggi è uno di quei giorni che difficilmente dimenticheremo.
Questo è il destino delle coppie "pilota".
Passare da uno stato di eccitazione a uno stato di desolazione e distruzione psicologica in un attimo. Senza poter far nulla per cambiare le cose.
Ce ne faremo una ragione...
E' una botta che non mi aspettavo. Ho il collo rigido e la nausea. Non oso pensare a come possa stare Silvia dato che stavolta era convinta che dopo l'abbinamento sarebbe stato tutto in discesa.
Avevamo già iniziato a prendere i vestitini, fare progetti, cosa portargli a fine mese, cosa lasciargli.
Niente... Ci siamo illusi.
Ora ci sarà anche il problema di dirlo ai nonni e a tutte le persone che avevano gioito con noi 9 giorni fa.
Passerà anche questa. Avanti con forza...

venerdì 15 luglio 2011

Non sono coincidenze...

Lunedì mattina durante il mio solito viaggio casa lavoro, mentre ero sul bus, stavo parlando, come tutte le mattine con Illa (non sapevo ancora che si chiamasse R.). 
Mi dice che pochi minuti prima, il grosso fiore aveva pronunciato un nome. Pochi istanti dopo, da dietro la cascata è apparsa la solita cicogna che volando, ha preso dolcemente nel suo becco un altro dei suoi amichetti che stava giocando proprio con lui/lei in quel momento. 
Subito dopo, ha detto che da un fiorellino vicino a dove si trovava, ha sentito uno strano rumore e ha visto un lampo di luce. Ha detto che era molto forte e per fortuna aveva gli occhiali da sole regalati da palla di pelo.
Dopo il lampo di luce è apparso da sottoterra, vicino al fiore, una animaletto mezzo addormentato e anche abbastanza buffo. Lo vedeva confabulare qualcosa con il fiore piccolo. Poi il piccolo fiore ha fatto cadere per terra un petalo da una forma strana che il buffo animale ha portato di corsa dietro la cascata.
Poi è tornato/a a giocare.

Il giorno dopo, sappiamo benissimo come è andata a finire.

E' difficile da credere tutto questo. Se non fosse perchè giorno per giorno raccontassi a Silvia quello che succede mentre parlo a R. non ci crederei nemmeno io.

giovedì 14 luglio 2011

il mio diario dal 12/7/2011 al 14/7/2011

martedì 12/7 ore 18,00
Che giornata; il telefono ha squillato per quasi tutto il pomeriggio, le casella di posta elettronica era intasata da tutte le mail ricevute di congratulazioni. 
E pensare che alla fine abbiamo ricevuto "SOLO" l'abbinamento con R.; chissà cosa succederà appena lo porteremo a casa... ahahahahahahahahahaha
Mi ritrovo a passeggiare con Silvia dopo il giro casa  futuri nonni e bisnonna e ci rendiamo conto, mentre entriamo in casa che la data di nascita di R. corrisponde esattamente al primo giorno in cui abbiamo messo piede nella nostra nuova casa. Casa comperata apposta per accogliere nostro figlio. Dicono che non serve avere un trilocale o una casa più grande. Quando danno l'idoneità non guardano certe cose. Noi ai tempi per non rischiare nulla abbiamo fatto lo sforzo. E forse siamo stati "ripagati".
La camera di R. è tutta verde con i mobili bianchi e lui arriva da un paese pieno di prati verdi e circondato da montagne con le cime imbiancate dalla neve. Ci siamo resi conto che l'abbinamento a nostro figlio è arrivato nel mese di luglio, mese in cui l'anno scorso ci avevano chiamati per un possibile abbinamento in adozione nazionale e mese in cui due anni prima avevamo ripresentato la domanda di adozione dopo che ci avevano bloccato. Luglio è il mese del leone e guarda caso la traduzione italiana del nome di R. è Leone...
Già... Era tutto scritto.


mercoledì 13 ore 12,30
Il cellulare è scarico e nonostante tutta la notte fosse stato in carica inspiegabilmente si è spento. 
ore 15,30 suona il telefono della ditta. Era Silvia: "pronto ciao sono io". Sembrava triste o per lo meno incavolata. "Indovina un po' chi ha chiamato?" Ancora prima che mi dicesse, avevo capito. In un attimo mi sono comparse davanti le sue parole di qualche mese prima: "vedrai che a luglio dopo che è passato l'anno ci richiameranno per l'adozione nazionale e vedrai che a quel punto avremo già anche l'abbinamento almeno al paese".
E' stato davvero così.
Io ho sbiascicato un vaff... e ho concluso la telefonata dicendo: "non mi interessa nulla, è R. nostro figlio e non posso permettermi, soprattutto adesso che l'ho visto, di pensare ad altro".
Silvia era troppo avvilita. Il suo "sogno" si stava forse avverando troppo tardi. Sta di fatto che in un attimo anche lei ha rimandato indietro quel pensiero perchè anche per lei R. è nostro figlio.
Ma per tutta la sera davanti agli occhi le scorrevano 4 numeri: 12/7 (abbinamento a R.) 13/7 (chiamata da tribunale) 14/7 (dell'anno scorso, chiamata del tribunale).
Ringrazio tantissimo Beppe per le parole che mi ha detto telefonicamente e che ho riportato anche a Silvia; niente di che, ma sono servite a farci ulteriormente capire che questo figlio è davvero desiderato dato che anzichè accontentarci di una eventuale possibilità sotto casa, faremo migliaia di km per andarlo a prendere.
Ore 18,00 riaccendo il cellulare e mi arrivano tutti i messaggi di telefonate ricevute e non risposte. Tra queste c'era pure quella del tribunale... Ecco perchè si era spento il telefono :)


giovedì 14/7
Dopo una notte abbastanza tranquilla ci svegliamo più carichi che mai. 
Ore 11,21 inviamo la mail all'ente per accettazione abbinamento e stasera invieremo la stessa per posta prioritaria.
Ore 12,15, Sivia chiama il tribunale di Milano e invia il fax per disdire l'appuntamento che ci avevano fissato per settimana prossima.
Con oggi si conclude definitivamente la nostra strada con l'adozione nazionale. Almeno per questa volta...

martedì 12 luglio 2011

il mio diario dal 16/6/2011 al 12/7/2011 FINALMENTE!!!

giovedì 16/6
Nel tardo pomeriggio riceviamo dall’ente una telefonata. Il viaggio che era in “programma” per fine giugno, inizi di luglio, per motivi non specificati è stato rimandato di qualche settimana.
Dal 2 al 9 di luglio il presidente dell’ente sarà in Kyrgyzstan a parlare con le autorità, con il referente e a visitare gli orfanotrofi. La riunione prevista per il 15 giugno tra le autorità del paese per controllare e verificare i nostri documenti non si sa se sia stata fatta o meno. Non ci viene detto altro, e la nostra responsabile ci saluta dicendoci: “nel fine settimana potrei avere notizie più certe perchè parlerò con il presidente, magari ci risentiamo lunedì”.
Certo rimandato vuol dire tutto e niente, ma sono entrato in crisi.
Ne sono uscito in serata promettendomi che a questo viaggio non avrei più pensato, che alla situazione in se non avrei più pensato almeno fino a quando non sarebbero arrivate notizie certe e definitive.
Silvia in un certo senso era pronta alla notizia, sapeva che sarebbe potuto succedere anche se sotto sotto sperava il contrario.

venerdì 17/6
Inizia una nuova giornata e mi ritrovo a leggere sul blog di Bida (una blogger che seguo) un post. Parla in qualche modo della fortuna e della sfortuna, chiede di commentare il post raccontando aneddoti o pensieri riguardo al nostro rapporto con la fortuna o la sfortuna.
Mi viene un po’ da ridere ripensando a quanto successo poche ore prima, ma lascio ugualmente un commento che penso riassuma brevemente quello che penso.
Guardo il calendario e mi rendo conto di che giorno sia: venerdì 17. E’ il giorno fortunato di Silvia. Mi esalto e spero in qualche notizia davvero interessante, ma arriva sera e con il buio tutte le speranze di qualche ulteriore aggiornamento svaniscono.

lunedì 20/6
Evviva, finalmente è arrivato lunedì. Forse avremo notizie fresche.
Arriva la telefonata: “è confermato quanto detto giovedì scorso, forse però in settimana avremo notizie anche dal referente”.
Pronto a ricevere una notizia del genere non mi scompongo più di tanto. D’altronde per fortuna o sfortuna, ho la capacità, quando lo decido e lo voglio, di rimanere impassibile agli eventi. Non farmi minimamente sfiorare da qualcosa.

mercoledì 22/6
ore 7,00: 
mi ritrovo in cucina a preparare la colazione, mi giro verso il frigo e incrocio lo sguardo di papa Giovanni Paolo II. Una piccola immaginetta che abbiamo sul forno a vegliare su di noi da qualche mese. Mi avvicino, lo guardo diritto negli occhi e gli chiedo se per favore può intervenire, fare qualcosa per dare a me, ma soprattutto a Silvia un barlume di speranza. Come risposta, ottengo  un brivido, la pelle d’oca e una lacrima che mi scende dagli occhi.
Ore 9,00 circa
Come succede da qualche giorno ho poco da fare al lavoro. Mi metto a cercare su internet notizie sull’etnia kyrgysa: scopro così che oltre ad essere un etnia asiatica/europea, raggruppa anche i turchi. Mi ritrovo anche a leggere il significato del termine kirghiso e alcune cose a me del tutto sconosciute.
ore 12,35
Sono in bagno, ho appena finito di mangiare e mi sto lavando i denti. In quel momento un flash: “adesso Silvia mi chiama e mi darà delle notizie”.
Esco dal bagno e mi dirigo verso il mac. Leggo una mail di una coppia che dovrebbe partire con noi, che risponde a una domanda che Silvia aveva fatto la settimana prima riguardo alla famosa telefonata del giovedì, rispondo ad una mail di Silvia ed ecco che suona il cellulare:
“pronto ciao sono io”, con voce leggermente tremante e un po’ al di sopra delle righe, inizia così la telefonata tra me e Silvia.
“Ha telefonato l’ente, aiutooooooo!!! La prima cosa che mi hanno detto è di non prenotare le ferie per quest’anno nel mese di agosto; si parte l’ultima settimana di luglio per il primo viaggio e a settembre per il secondo viaggio, le nostre schede sono state valutate e depositate il 20 di giugno e tutto è a posto. Ci sono stati dei piccoli problemi tecnici tra paese ed ente, non era stata chiarita bene una cosa che in queste settimane hanno definito e chiarito. Tutto a posto. Saremo 6 coppie e non più 5. I giorni esatti ce li comunicheranno al rientro del presidente dal suo viaggio e le schede o arriveranno con lui o pochi giorni prima del 2 di luglio”. 
Non sapevo cosa dire, non riesco ancora adesso a ricordare cosa ho detto e l’ordine in cui ho detto e recepito le cose.
Rispondo di corsa alla mail della coppia che aveva scritto pochi minuti prima. Avevo bisogno di ulteriori certezze. La risposta pochi minuti dopo: idem come sopra con qualche particolare aggiunto: conferma sull’età dei bambini sotto i 5 anni e per noi che siamo i primi a partire, 0-3/4 anni e tutti sani. La coppia che si è aggiunta viene dalla Toscana, tra il primo e il secondo viaggio potrebbero passare anche solo 20 giorni. Tutto dipende se la pratica deve passare ancora in tribunale. Se sarà così, bisognerà aspettare che il tribunale riapra dalle ferie al 31 di agosto, altrimenti 20 giorni dopo la sentenza potremo tornare a prendere nostro/a figlio/a.
Chiamo mia mamma che come da copione mi da poche soddisfazioni e torno a vivere abbastanza serenamente la giornata.
Con Silvia ci ripromettiamo stavolta di non parlarne a nessuno fino a conferma ufficiale delle date. Sia per scaramanzia sia per non illudere nessuno. (scusateci :) )

giovedì 7/7
Chiamiamo l’ente... Avevamo bisogno di certezze. Sapere se il presidente era davvero partito o per qualche impegno di lavoro era rimasto a casa.
Ci viene confrmata la partenza e il rientro previsto per sabato 9. Ci viene detto comunque che non avremo subito notizie. Forse per metà settimana avremmo saputo qualcosa.

lunedì 11/7
Ieri siamo stati a vedere gli aerei. Per Silvia è stata una nuova esperienza. Oggi sarà sicuramente una giornata pesante. Il tempo non passerà. Sappiamo che dobbiamo ancora aspettare ma la speranza di una telefonata c’è sempre.
Ore 18,30 suona il telefono di casa. Evvai eccola... Col cavolo era una compagnia telefonica che voleva vendermi un abbonamento. Ma vaff... non farò mai un abbonamento con loro. ahahahahahahahahaha

martedì 12/7
Ci alziamo dopo una notte tutto sommato passata a dormire nonostante il gran caldo.
Stamattina ho avuto un’illuminazione, così come due settimane prima mi sono avvicinato all’immaginetta di Giovanni Paolo II.
Mi ha assalito un brivido ancor prima che iniziassi a pregarlo di aiutarci e di non abbandonarci proprio adesso. A parte quel brivido iniziale, dopo il niente.
Inizia la giornata. Che stress... Telefoneranno o non telefoneranno? Perchè non chiamano. Io e Silvia passiamo l’intera mattina a chiedercelo.
Alle 11,00 arriva una mail da parte della coppia della volta scorsa. Stavolta in risposta a una mia domanda e non a una di Silvia...
Sorrido e mi dico: “manca solo che adesso chiami l’ente e chiami me e non Silvia”
Ore 11,30
chiama l’ente: “Ciao Marcello sono Sabrina ho una notizia... bella da darti, sono arrivate le schede con le foto. E’ un bambino bellissimo, ha 2 anni e si chiama R. è sano, adesso ti mando tutto il necessario per l’abbinamento. Solitamente lo facciamo in sede ma poichè siete 6 coppie, dovete paritre a breve, la responsabile è in ferie e sabato non possiamo incontrarci, per questa volta facciamo tutto via mail e posta”
Non so cosa farfuglio, non ho parole. Ho una pelle d’oca da fare invidia alla buccia d’arancia delle modelle che ritocco quasi tutti i giorni.
Mentre mi parla ricevo la mail di nostro figlio. E’ davvero bellissimo: biondo con occhi neri. Etnia penso russa e turca mescolata. Sembra impossibile ma ha la forma degli occhi uguali a quelli di Silvia.
Nonostante uno sguardo un po’ triste e un sorriso un po’ forzato è il bambino più bello del mondo.
Tra le mille altre cose che Sabrina mi dice, ricordo solo che entro fine settimana ci dovrebbero dare la data esatta per la sentenza e quindi la data esatta del viaggio che dovrebbe esser comunque l’ultima di luglio o la prima di agosto. Poi per il secondo viaggio si dovrebbe partire a settembre per tornare finalmenbte a casa con R.
A quel punto iniziano le telefonate. Certo con Silvia era una mail in diretta unica con quanto mi diceva Sabrina. In quel momento mi sembrava di avere 4 mani o semplicemente le scrivevo con i piedi e tenevo il telefono con le mani o viceversa: e via con i miei, gli amici “zii”, i colleghi... tutti.
ore 14,30
Uff mi sto rilassando dopo circa 3 anni.... che sonno...

lunedì 11 luglio 2011

sembra proprio una cicogna...

Domenica 10/7/2011

Silvia si sveglia desiderosa di andare a vedere gli aerei. Per lei è una novità...
Li ha sempre visti da lontano mentre erano in cielo oppure dall'autostrada mentre stavano arrivando all'aeroporto per atterrare, ma da vicino mai.
Se devo essere sincero neanche io li ho mai visti da vicino. Li ho presi ma non mi sono mai fermato a guardarli.
Così verso le 16,30 ci siamo diretti a Linate. Naturalmente non si poteva entrare e quindi siamo andati in un punto che costeggia la pista di atterraggio e partenza.
C'era un'immensa rete con del filo spinato, un cancello e tante coppie con i loro figli che guardavano le fasi di decollo e atterraggio.
Silvia si è messa attaccata alla rete.
Era senza parole o quelle poche che diceva erano di meraviglia e di stupore. Era come una bambina piccola. Faceva troppo tenerezza. Si è messa addirittura la mano davanti alla bocca mentre rimaneva senza parole...
Ne abbiamo visti in 30 minuti almeno una quindicina.
E alla fine a guardarli bene mi hanno dato proprio l'impressione di grosse cicogne di ferro. Queste lunghe ali, la coda, il muso a punta. Quei richiami neri sul muso e sulle ali. E a guardarli dal dietro mentre si alzavano in volo o dal davanti mentre atterravano sembrava avessero proprio le fattezze di un grosso uccello, che dopo la rincorsa, spiega e sbatte le ali per alzarsi in volo da terra o che sbilancia in dietro il corpo appoggiando le zampe e aprendo le ali quasi ad arco per atterrare.
Ce ne siamo andati con Silvia che diceva: "bello, mi è piaciuto... Sembrano delle supposte formato gigante, solo che al pensiero di entrare in quel bussolotto mi viene un po' male però è stato bello".
Certo solitamente le cicogne i bambini li portano, nel nostro caso porta noi da Illa, ma nel piccolo mondo di fantasia che mi sono creato c'è spazio anche per questo...