martedì 9 luglio 2013

Le sorprese

Giovedì 11 saranno tre settimane dal rientro del nostro viaggio...
Ancora oggi a ripensare a quei momenti, ho i brividi. A sentire la sua voce. Il suo "mama" e "papa".
Il calore del suo abbraccio, il calore della sua testa sulla mia spalla. Il suo sorriso, il suo sguardo... La sua necessità di tenerci per mano e di cercarci con lo sguardo quando ci allontanavamo un attimo.
Troppe emozioni che difficilmente possono essere "accantonate". Tutti i giorni mi guardo allo specchio, cercando di non sentirmi troppo in colpa per essere dovuto partire. Silvia dice che V. non è ancora arrivato e sono già diventato apprensivo.
Poi corro a vedere lui. Sulle foto sul telefono, sul computer, stampate e messe nelle cornici in casa.
Mi ero ripromesso che non l'avrei più fatto. Ma come si fa a far finta di niente? E' impossibile.
Passano i giorni... Ogni mattina mi sveglio chiedendomi se oggi succederà qualcosa. E' presto lo so... Ma il presto in questo percorso è sempre tardi.
Seguo la routine giornaliera consapevole che sia l'unica cosa che mi permetterà di tornare presto da lui. Dal nostro piccolo V. Da quel bimbo che ci ha rapito in un attimo il cuore.
E poi quando la giornata sembra volgere sugli standard quotidiani ecco un avvenimento che cambia le "regole del gioco".
Un qualcosa che mai avrei potuto immaginare e che mi fa capire, che ogni giorno questo percorso può semplicemente regalare emozioni. A volte belle, a volte brutte, ma sempre che lasciano un segno indelebile.
E quindi avanti tutta. Sempre e comunque con la speranza che domani arrivi una nuova sorpresa...