lunedì 8 settembre 2014

In ginocchio...

... A fianco del tuo letto, tu che respiri pesantemente. Appoggio la mia mano sul tuo petto e la spalanco per avvolgere il tuo cuore e sentire il tuo respiro. Tutto che si "ferma"; lentamente ti metti su un fianco, infili il dito in bocca e torni a dormire serenamente...
Buon sonno piccolo Viktor

giovedì 4 settembre 2014

Lettera di papà


“Papà che cosa stai facendo?”
“Guardo il cielo”
“Posso guardare anche io?”
“Certo!”

“Papà mi fai toccare il cielo?”
“Si Viktor, ci proverò.”
“Grazie papà ti voglio tanto bene, sei il mio amore.”

Quante sere passate il mese di agosto a guardare il cielo con te in braccio, sia che fossimo in montagnma sia che fossimo al mare cercando delle risposte a dei perchè.
Quanto tempo trascorso con le lacrime che scendevano mentre il tuo respiro calmo mi faceva compagnia.
Quanto tempo che non ho più la forza di scrivere o quanto tempo ho passato a scrivere su pagini invisibili senza che nessuno leggesse e capisse.
Quanto tempo passato forse a perdere tempo.
Caro piccolo Viktor è passato ormai un anno da quando sono diventato tuo papà. Quante cose sono successe, quante ancora ne succederanno. In tutto questo molto è cambiato e poco è rimasto.
Ieri mattina sono entrato nella tua stanza per salutarti prima di andare al lavoro. Guardo nel letto e non ti vedo. Mi sono chiesto dove fossi finito. Guardo per terra, magari eri caduto dal letto, guardo verso la finestra e vicino alla tenda. Non volevo accendere la luce e rischiare di svegliarti ovunque tu fossi. Alla fine eccoti, ai piedi del letto, tutto rannicchiato contro l’armadio avvolto nella sua ombra e abbracciato al tuo peluches, che dormi serenamente. Quanta tenerezza!
Eri li dove nessuno poteva vederti, dove nessuno ti aveva messo, ma semplicemente dove avevi voglia di essere; ed è quello che vorrei fare io ora, essere dove nessuno mi vuole mettere, ma semplicemente dove vorrei essere e fare quello che avrei voglia di fare senza che nessuno mi obblighi a fare, semplicemente perchè non sono come altri vorrebbero.
Piccolo mio, cresci e continua ad essere sereno. Diventa grande ma rimani sempre semplice. Tieni sempre dentro il bambino che c’è in te, non perderlo per strada. Non aver paura di mostrarlo. 
Noi adulti spesso ci divertiamo a farci del male. Così, tanto perchè abbiamo paura di essere semplici, di essere noi stessi. Ci nascondiamo a volte dietro voi piccoli per paura di affrontare qualcosa che va fuori dai canoni della “nostra semplicità”. Crediamo in qualcosa ma per paura la rimandiamo indietro perchè pensiamo che tanto è giusto così. Pensiamo che il nostro passato sia più importante di quello che potrebbe essere il nostro futuro e perdiamo di vista anche il nostro presente.
Quando camminiamo insieme per strada o siamo comunque in giro, saluti tutti, chiedi a tutti il loro nome, cosa stanno facendo, e perchè fanno quella determinata cosa. Qualcuno ti risponde con entusiasmo coinvolgendoti, qualcun altro con freddezza e altri ti ignorano completamente; ma tu che sei un “tampinatore” come me non ti arrendi, vai avanti finchè ottieni quello che vuoi. Perchè non ti fai domande, perchè sei semplice.
Quanto ci rimani male se quando saluti un adulto o un bambino non ti salutano; mi guardi e mi chiedi: “papà perchè quel signore/bambino non mi saluta?”. Già perchè? Una domanda così banale che mette quasi in difficoltà. La risposta più stupida potrebbe essere “perchè non ha voglia di salutarti”, ma sappiamo entrambi che non è così. Non è colpa tua Viktor. Niente è colpa tua. Sei un grande piccolo uomo che ha tutta una vita da vivere. Tutti ti credono piccolo ma in realtà sei davvero grande e forse solo io lo sto capendo: “ma io ci sono già stato all’asilo con tanti bambini e non mi è piaciuto tanto”. Queste parole dette in macchina mentre tornavamo a casa dal mare mi hanno strappato un sorriso. Nessun stupore, nessuna paura; semplicemente consapevolezza che sei un bimbo fantastico. Sarà diverso questa volta piccolo mio. ti piacerà e ti divertirai.
Vivi sereno piccoli mio, io sarò con te. Vivrai gioie, amori, delusioni. Verrai giudicato semplicemente perchè hai parlato, perchè hai fatto... Verrai esaltato o allontanato. Vorrai vivere qualcosa che ti verrà negato. Ma io ci sarò. Farò di tutto per non farti sentire solo. A modo mio, perchè il mio modo di parlare d’amore è solo mio. Il mio modo di crescerti è solo mio. Sono semplicemente un piccolo uomo, un piccolo padre che forse deve imparare da te prima che insegnare a te. Non pensare mai di esserti meritato meno di quello che vorresti vivere. Non avere rimpianti perchè anche solo un rimpianto potrebbe segnarti per sempre.
Ciao piccolo grande uomo. Ti voglio bene anche io.
papà