Stamattina come tutte le mattine stavo salutando R.
Il cielo di Milano era ed è coperto da un manto di nuvole bianche e grigie che non promettono nulla di buono. Belle spesse e dense da sembrare oltre un muro di nuvole, neve su prati innevati.
Ero sul bus e stavo per passare sotto il ponte della stazione di Lambrate. In quel momento alzo lo sguardo verso il cielo e cosa vedo? Tre buchi azzurri, limpidi e puliti che si fanno spazio tra quelle nuvole dense formando due occhi ed un sorriso.
E' stato un attimo, non ho avuto nemmeno il tempo di ragionare e di tirare fuori il telefono per fotografare quella "cosa".
L'autobus è passato sotto il ponte e appena uscito dall'altra parte, cambiata l'angolazione di visione, o forse per il movimento impercettibile delle nuvole, quello spettacolo era sparito.
Stamattina da quando mi sono alzato ho addosso una leggera carica di ottimismo che non so a cosa sia dovuta.
Cercherò di trasmetterla a Silvia e a tutte le nostre amiche coppie che stanno affrontando insieme a noi questa avventura...
Grazie R. per i tuoi continui segni e per la tua continua presenza...
Non sappiamo quanta strada ci sia da percorrere per arrivare a Te... Sappiamo però che presto ci incontreremo!
giovedì 19 aprile 2012
giovedì 12 aprile 2012
Ho fatto un sogno...
Ero a Dobbiaco, precisamente a Monte Rota, nel maso della famiglia che per parecchi anni ha ospitato me, mia sorella e i miei genitori, per il mese di agosto.
Ero nella cucina insieme a Silvia, appoggiato alla stufa a parlare con la padrona di casa che intanto era dietro al tavolo, spalle alla finestra che stava stirando. Ad un certo punto si affaccia sulla porta la figlia minore (l'ultima di sette figli) che mi ha salutato e si è tolta le scarpe prima di entrare in cucina.
Improvvisamente mi ritrovo fuori dalla casa. Di fronte a me quel panorama stupendo che si vede dal giardino a 1600 metri di altezza: le montagne che sovrastano il lago di Dobbiaco. Era tutto grigio. Il cielo era grigio, come se dovesse arrivare la fine del mondo, o come se ci fosse appena stata. Solo la cima delle montagne era colorata. Le cime erano tutte arancioni, per via del sole che stava nascendo o tramontando...
Poi mi sono svegliato come sempre sereno.
In questi mesi ne ho fatti tanti di sogni più o meno premonitori e tutti in qualche modo si sono avverati.
Quello che mi auguro adesso è che finalmente, dopo questi due mesi cupi e pieni di disperazione, il sole possa tornare a splendere non solo sulla cima delle montagne, ma dappertutto.
Ad essere sincero però, per me che ho sempre immaginato questo percorso come una sorta di camminata per arrivare in cima ad una montagna, sognare il sole sulle cime deve essere per forza di buon auspicio...
Ero nella cucina insieme a Silvia, appoggiato alla stufa a parlare con la padrona di casa che intanto era dietro al tavolo, spalle alla finestra che stava stirando. Ad un certo punto si affaccia sulla porta la figlia minore (l'ultima di sette figli) che mi ha salutato e si è tolta le scarpe prima di entrare in cucina.
Improvvisamente mi ritrovo fuori dalla casa. Di fronte a me quel panorama stupendo che si vede dal giardino a 1600 metri di altezza: le montagne che sovrastano il lago di Dobbiaco. Era tutto grigio. Il cielo era grigio, come se dovesse arrivare la fine del mondo, o come se ci fosse appena stata. Solo la cima delle montagne era colorata. Le cime erano tutte arancioni, per via del sole che stava nascendo o tramontando...
Poi mi sono svegliato come sempre sereno.
In questi mesi ne ho fatti tanti di sogni più o meno premonitori e tutti in qualche modo si sono avverati.
Quello che mi auguro adesso è che finalmente, dopo questi due mesi cupi e pieni di disperazione, il sole possa tornare a splendere non solo sulla cima delle montagne, ma dappertutto.
Ad essere sincero però, per me che ho sempre immaginato questo percorso come una sorta di camminata per arrivare in cima ad una montagna, sognare il sole sulle cime deve essere per forza di buon auspicio...
mercoledì 11 aprile 2012
L'amore è una cosa semplice
(da: l'amore è una cosa semplice di Tiziano Ferro)
Ho un segreto
Ognuno ne ha sempre uno dentro.
Ognuno lo ha scelto o l’ha spento.
Ognuno volendo e soffrendo
E nutro un dubbio
non sarà mai mai mai inutile
ascoltarne l’eco
consultarlo in segreto
ed è l’estate che torna
sembrava lontana
o tutto è più triste
oppure resiste
quello sguardo da oltraggio che insinua...
Ti verrò a prendere con le mie mani
Sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi... l’amore è una cosa semplice
e adesso, adesso, adesso...
te lo dimostrerò
Questo sono io
E sono io nell’attimo in cui ho deciso
Che so farti ridere ma mai per caso
Sono io se ritorno e se poi vado
Questa è la mia gente
Sono le mie strade e le mie facce
I ponti che portano a quando ero bambino
Bruciando ricordi ed essendo sincero
Rimango presente ma non sono come ero
E quella voglia di dirti ridendo
Ti verrò a prendere con le mie mani
Sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l’amore è una cosa semplice
e adesso, adesso, adesso
te lo dimostrerò
Amore mio, prendi le mie mani ancora e ancora,
come chi parte e non saprà mai se ritorna.
Ricorda, sei meglio di ogni giorno triste,
dell'amarezza, di ogni lacrima,
della guerra con la tristezza.
Tu sei il mio cielo.
Ti verrò a prendere con le mie mani
Sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l’amore è una cosa semplice
e adesso, adesso, adesso
te lo dimostrerò
Ho un segreto
Ognuno ne ha sempre uno dentro.
Ognuno lo ha scelto o l’ha spento.
Ognuno volendo e soffrendo
E nutro un dubbio
non sarà mai mai mai inutile
ascoltarne l’eco
consultarlo in segreto
ed è l’estate che torna
sembrava lontana
o tutto è più triste
oppure resiste
quello sguardo da oltraggio che insinua...
Ti verrò a prendere con le mie mani
Sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi... l’amore è una cosa semplice
e adesso, adesso, adesso...
te lo dimostrerò
Questo sono io
E sono io nell’attimo in cui ho deciso
Che so farti ridere ma mai per caso
Sono io se ritorno e se poi vado
Questa è la mia gente
Sono le mie strade e le mie facce
I ponti che portano a quando ero bambino
Bruciando ricordi ed essendo sincero
Rimango presente ma non sono come ero
E quella voglia di dirti ridendo
Ti verrò a prendere con le mie mani
Sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l’amore è una cosa semplice
e adesso, adesso, adesso
te lo dimostrerò
Amore mio, prendi le mie mani ancora e ancora,
come chi parte e non saprà mai se ritorna.
Ricorda, sei meglio di ogni giorno triste,
dell'amarezza, di ogni lacrima,
della guerra con la tristezza.
Tu sei il mio cielo.
Ti verrò a prendere con le mie mani
Sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l’amore è una cosa semplice
e adesso, adesso, adesso
te lo dimostrerò
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