giovedì 12 aprile 2012

Ho fatto un sogno...

Ero a Dobbiaco, precisamente a Monte Rota, nel maso della famiglia che per parecchi anni ha ospitato me, mia sorella e i miei genitori, per il mese di agosto.
Ero nella cucina insieme a Silvia, appoggiato alla stufa a parlare con la padrona di casa che intanto era dietro al tavolo, spalle alla finestra che stava stirando. Ad un certo punto si affaccia sulla porta la figlia minore (l'ultima di sette figli) che mi ha salutato e si è tolta le scarpe prima di entrare in cucina.
Improvvisamente mi ritrovo fuori dalla casa. Di fronte a me quel panorama stupendo che si vede dal giardino a 1600 metri di altezza: le montagne che sovrastano il lago di Dobbiaco. Era tutto grigio. Il cielo era grigio, come se dovesse arrivare la fine del mondo, o come se ci fosse appena stata. Solo la cima delle montagne era colorata. Le cime erano tutte arancioni, per via del sole che stava nascendo o tramontando...


Poi mi sono svegliato come sempre sereno.


In questi mesi ne ho fatti tanti di sogni più o meno premonitori e tutti in qualche modo si sono avverati.
Quello che mi auguro adesso è che finalmente, dopo questi due mesi cupi e pieni di disperazione, il sole possa tornare a splendere non solo sulla cima delle montagne, ma dappertutto.
Ad essere sincero però, per me che ho sempre immaginato questo percorso come una sorta di camminata per arrivare in cima ad una montagna, sognare il sole sulle cime deve essere per forza di buon auspicio...

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