domenica 3 febbraio 2013

"La macchina del tempo"

Ieri durante uno scambio di mail, una persona scrisse che Dio quando ci ha creati, ci ha donato solo due occhi per guardare avanti. Se avesse voluto che ci guardassimo indietro ce ne avrebbe donati altri due.
Mi sono così ricordato di una storiella che avevo scritto tempo fa.
Ad oggi come forse ho già scritto altre volte, ciò  che conta è il presente.
Il passato non può rendemii schiavo di qualcosa che è successo.
Il passato mi ha fatto diventare quello che sono. Più o meno conscio dei miei limiti, dei miei difetti, dei miei pregi. Il futuro non si costruisce dal passato, ma solo dal presente. 
Oggi non ha senso chiedersi come sarebbe andata se avessi preso un'altra strada.
Certo, vedo persone che sono partite per questo cammino con noi o prima di noi o dopo di noi che finalmente stanno gioendo o magari anche soffrendo, ma vedo anche altre persone che alla fine hanno deciso di mollare. Il loro sogno, tale rimarrà perchè purtroppo vivono nell'incubo del: "mi potrebbe ricapitare e non avrei più la forza di sopportarlo".
Io non me la sento di mollare. Forse un domani dovrò andare in analisi? E chi se ne frega. Mio figlio, quel figlio che qualcuno volutamente sta cercando di togliermi ne ha passate, ne sta passando e ne passerà di peggio, perchè qualcuno ha deciso magari di divertirsi per poi abbandonarlo, qualcuno ha deciso di giocare con la sua vita per poi abbandonarlo nuovamente. Io purtroppo non sono niente se non un semplice essere umano che vuole semplicemente realizzare il suo sogno.
Quel che sarà lo vivrò domani. Oggi vivo con la consapevolezza che quel che è stato mi renderà ancora più forte e mi aiuterà ad abbracciare e ad accogliere quel figlio che prima o poi arriverà.


"LA MACCHINA DEL TEMPO

C’era una volta, un giovane uomo che viveva in una grande città. Non usciva mai di casa e dalla finestra della sua stanza, vedeva sempre tanta gente: piccoli con le loro mamme, ragazzi, adulti e anziani, che correvano, giocavano, passeggiavano e vivevano la vita di tutti i giorni.
Aveva sempre pensato di essersi perso i momenti più belli del sua infanzia. Non ricordava nulla di quando era bambino, e della sua adolescenza aveva solo un vago ricordo non sempre felice. Un giorno mentre era affacciato alla finestra decise di costruire una macchina del tempo; una macchina del tempo particolare però, che gli permettesse di tornre solo nel passato e mai andare nel futuro. Così facendo sarebbe potuto tornare bambino o adolescente quando voleva e avrebbe potuto rivivere sempre ogni momento del suo passato e cambiarlo a suo piacere, in modo da ricordarlo sempre allegramente.
Dopo anni e anni di lavoro continuo, finalmente la macchina era pronta. Iniziarono così i suoi lunghi viaggi nel passato. Lui ritornava bambino o adolescente e tutte le volte cambiava ciò che non gli andava bene. Ogni volta che ritornava al presente si sentiva bene, felice e soddisfatto.
Un giorno, prima del suo solito viaggio, un forte mal di pancia lo bloccò. Era una persona molto golosa e quella mattina, appena svegliato, aveva mangiato moltissimi dolci. Dovette così lasciare perdere il suo tuffo nel passato. Mentre camminava per la casa, passò davanti ad uno specchio, ci guardò dentro e vide una persona che non aveva mai visto: un vecchio con le rughe, la barba bianca e i capelli bianchi.
Si chiese chi fosse questa persona ma alla fine capì: era lui.
Troppo preso dalla costruzione della macchina per tornare nel suo passato, non si era accorto che gli anni nel presente erano trascorsi e lui era diventato vecchio.
Iniziò a piangere e si diede dello stupido, perchè si rese conto che per rivivere felice il suo passato, aveva perso il suo presente e mai l’avrebbe potuto cambiare, perchè ormai era troppo vecchio, la macchina del tempo lo riportava solo a quando era piccolo e non aveva più tempo per costruire un’altra macchina che gli permettesse di fare altri viaggi.
Decise così di godersi gli ultimi anni della sua vita come meglio avrebbe potuto. Iniziò ad uscire di casa e ogni volta che incontrava qualcuno, gli diceva di vivere sereno tutti gli attimi della propia vita, perchè il passato e il futuro difficilmente possono tornare."

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