martedì 25 dicembre 2012

Il senso della vita

24 aprile 2011 - 24 dicembre 2012: il cerchio si è chiuso. Come ogni cosa ha un inizio, ogni cosa ha una fine.
Come quella notte di Pasqua, così questa notte di Natale l'omelia del prete, lo stesso prete di allora,  è stata incentrata sul senso della vita.
Quel senso della vita che ci fa alzare la mattina, che ci fa chiedere perchè dobbiamo soffrire per ottenere qualcosa, perchè per altri è tutto più semplice.
Il senso della vita che, per chi ha tutto, pensa sia proprio il suo tutto il senso della sua vita, ma se gli si chiede cosa per lui/lei sia il suo senso della vita, non sa cosa rispondere.
Il mio senso della vita è mio figlio... Quel figlio per cui ho dato la disponibilità un giorno di più di 4 anni fa. Quel figlio che stamattina sentivo più vicino che mai nonostante quanto si sente e si legge, perchè se alla fine non sarà N., così come non lo è stato R., prima o poi quegli occhi che incrocerò saranno i suoi, quelli di mio figlio. Perchè per quegli occhi mi sveglio la mattina e affronto quanto c'è da affrontare, perche sono prima di tutto padre di testa, poi di cuore e poi di corpo, come Silva è prima di tutto madre di testa, poi di cuore e infine di corpo.
Genitori di un sogno che presto diventerà realtà. Genitori di una vita che abbiamo forse incrociato e che presto si unirà alla nostra.
E così come il 26 di aprile 2011 ci hanno chiamato urgentemente per parlare di questa possibilità, ora mi aspetto che a breve ci chiameranno per concludere con questo paese. In un modo o nell'altro, ma sempre fine sarà. E a quel punto il cerchio sarà chiuso.

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