sabato 31 marzo 2012

La cura

Sono "ammalato" da tanto tempo, forse troppo. L'unico contatto che ho con il mondo esterno è una finestra chiusa che non posso nemmeno aprire. Il caldo, il freddo, il vento, l'aria potrebbero semplicemente peggiorare la mia situazione, ulteriormente aggravata da notizie che mai riescono ad alleviare il dolore.
Vedo vivere la vita degli altri tra molte gioie e mille dolori.
Persone che corrono e non si accorgono nemmeno che qualcuno alla finestra li guarda e non riesce nemmeno a chiedere "aiuto" perché il vetro che li divide sembra essere insonorizzato e oscurato.
Persone che se ne vanno e dimenticano di chiederti come stai perché hanno la loro vita. Il telefono non suona più e quello che provi dentro è un mix di rabbia e dolore condito da un non so che di malinconia.
Vedo le persone che litigano, urlano perché al momento non riescono a godere, nonostante tutto di quello che hanno, seppur poco, ma sempre molto di più di quello che io ora posso avere.
Vedo persone felici giocare con i propri figli.
Vedo persone impegnate a conversare al cellulare e non si accorgono nemmeno che la persona con cui stavano camminando è rimasta indietro.
E io sono qui, sempre dietro questo vetro a consumarmi dentro senza poter chiedere a nessuno qualcosa, senza poter avere risposte, senza che nessuno mi dia dei perché...
Provo tutte le cure possibili, mix di allegria e gioia che non riescono a colmare il dolore... Ci provo a sorridere e penso che potrebbe andare perfino peggio. Peggio di cosa se per me, io sto vivendo il peggio?
Potrei forse chissà, morire? Morire fisicamente è niente rispetto al morire dentro.


E POI ECCO CHE ARRIVA LA CURA... UNA VOCE DENTRO CHE MI DICE SONO QUI, VIENI A PRENDERMI TI STO ASPETTANDO, NON ABBANDONARMI.
SENTO NASCERE DENTRO DI ME LA VITA E PROVO AD APRIRE QUELLA FINESTRA CHE TUTTI MI HANNO DETTO CHE DOVEVO TENERE CHIUSA. SENTO CHE L'ARIA, IL VENTO IL SOLE IL CALDO, IL FREDDO NON POSSONO FARMI NIENTE DI MALE. SENTO LE URLA DEI BIMBI CHE CORRONO NEL GIARDINO DI FORNTE A CASA E I PROFUMI DELLA PRIMAVERA.
MI SENTO MEGLIO. DOPO QUASI DUE MESI, SENTO FINALMENTE SCORRERE LA VITA NEL MIO CORPO. PROVO GIOIA E CALORE.
SARA' STATO UN MIRACOLO O FORSE SEMPLICEMENTE LA CURA GIUSTA. CONTINUO A CHIEDERMELO. L'UNICA COSA CHE SENTO E RICORDO SONO SOLO QUELLE LONTANISSIME PAROLE: "HO BISOGNO DI TE NON MI ABBANDONARE ANCHE TE".
CARO MIO DOLCISSIMO R. MI HAI INSEGNATO MOLTO ANCORA PRIMA DI CONOSCERTI E QUANDO PENSAVO DI AVERTI PERSO TU MI HAI DETTO CHE C'ERI. MI HAI DETTO CHE MI HAI CERCATO E MI HAI DETTO CHE MI AVRESTI ASPETTATO.
ARRIVERO' MA NON SO QUANDO, SPERO PRESTO E ALLORA MI PRENDERO' CURA DI TE COME TU HAI FATTO CON ME!

1 commento:

Paola ha detto...

contenta, contenta, contenta di leggerti così!