martedì 6 marzo 2012

che gran confusione

Ho dentro una confusione tale e un mix di emozioni che ormai non riesco nemmeno più a capire... 
Avevo immaginato l'incontro con R. fino quasi a crearmi una sorta di vita parallela in cui riuscivo a sentire chiudendo gli occhi il contatto con il suo corpo, in cui riuscivo a vedere il suo sguardo, in cui riuscivo a sentire i rumori e gli odori che mi e ci avrebbero circondato.
Passano 2 minuti e il pensiero corre a quando dovrò ripreparare tutti i documenti perchè anche se riusciremo a partire per il Kyrgyzstan appoggiandoci ad un altro ente è quasi escluso che gli "abbinamenti" resteranno. Certo potranno rifarli uguali magari, ma bisogna capire se quei bimbi ci saranno ancora... E qui altre paure per eventuali nuovi intoppi creati come in passato da Milano...
E poi l'ansia nel pensare che l'unica possibilità di partire sarebbe legata a un altro ente ma soprattutto a una risposta che questo ente sta aspettando ma che continua a tardare ad arrivare...
Passano altri 2 minuti ancora e il pensiero vira sugli altri due paesi che ci hanno proposto: bello, penso che sia tutto un po' più certo, ma poi penso al fatto che anche quest'anno passerà e noi saremo ancora in due mentre fino a 2 mesi fa eravamo certi saremmo stati in tre...
Passano ancora 2 minuti e penso che questa estate la passeremo ancora da soli e mi pesa una cifra. L'estate... L'unico mese quello di agosto in cui saremmo o sarei potuto stare solo con mio figlio. Dove nessuno me lo avrebbe potuto togliere dalle braccia. Dove i nonni, gli zii, gli amici sarebbero stati lontani, molto lontani. Dove io e Silvia ci saremmo potuti godere nostro figlio... E invece questa più delle atre, penso sarà l'estate più difficile.
Passano altri 2 minuti e via che il pensiero corre all'anno prossimo a quando... E qui si ferma perchè ho paura di pensare che saremo felici.
Sto elaborando tutto giorno dopo giorno.
Mi sembra di essere un nuovo incrocio tra specie: tra una lumaca e un gambero. Ogni passo lento che faccio in avanti, ne faccio tre indietro velocissimi...
Non sono sfiduciato perchè sto cercando in tutti i modi di avere delle certezze per poter riprendere e /o continuare questo cammino, ma i sentimenti che mi frullano nella testa sono indescrivibili...
La cosa che mi fa stare più male è che nessun psicologo o assistente sociale ci insegna ad affrontare questi momenti; sono capaci di mettere solo una x sul fatto che potresti essere o non essere all'altezza di affrontare questo percorso. All'altezza di cosa poi se quando c'è da spiegare cosa fare in certi momenti ti senti solo dire che bisogna reagire? Questo lo sapevamo benissimo a prescindere dagli 8 mesi di corsi e incontri e menate varie.

Nessun commento: